“Non credo al caso. Credo nelle circostanze, nelle coincidenze, nei cambiamenti, nelle energie, nei motivi, nelle cause, negli effetti, nei risultati.”
Andy Warhol
Ah, questo “caso” quante ne combina. Prima di entrare nel vivo della nostra avventura, ci tengo a raccontarti di alcune situazioni che mi hanno svoltato la vita. Piccole cose che però nel tempo hanno fatto la differenza.
Un giorno, ero a casa di una mia amica e stavo guardando i suoi libri mentre l’aspettavo. Leggevo i titoli ma non più di tanto, gli argomenti erano per lo più sentimentali, romantici. Sono sempre stata amante della letteratura e di autori come P. Coelho e simili.
Stranamente, però, quel giorno mi colpì un libro con una copertina strana e un titolo fuori dal comune: “Il potere del cervello quantico” di Italo Pentimalli. Era il 2014, non era un libro uscito da molto. Mi ha incuriosita e ho chiesto alla mia amica se potesse prestarmelo.
Divorato in cinque giorni, glielo riportai e lo ricomprai subito per rileggerlo, scriverci sopra, sottolineare … io coi libri sono così, molto fisica.
Rileggendolo, non avevo ben capito alcune cose, ma mi son detta “proviamo a fare gli esercizi di cui parla”. Mi ero solo affidata senza essere consapevole. Avevo solo capito che stavo scoprendo un mondo nuovo che poteva dare, risposte alle mie domande di sempre. Ancora molto in superficie, ma ero felice di sapere che la realtà non era tutta lì davanti ai miei occhi.
Per tre mesi mi dedicai agli esercizi, mi sentivo molto stupida ma li eseguivo comunque, affidandomi completamente alla natura. Avevo il mio mantra, cercavo di allinearmi a quello che volevo ma in modo molto impacciato. Nonostante ciò, e nonostante avessi messo in pratica gli esercizi da relativamente poco tempo, non immaginavo minimamente che, da lì in poi, tutto si sarebbe messo in moto per portarmi sulla strada che stavo cercando.
Praticavo in modo sbagliato, senza crederci fino in fondo ma fondamentalmente perché non sapevo o conoscevo il funzionamento, il backstage della nostra mente, del nostro cuore e della nostra anima…e non solo. Eppure, coi suoi tempi qualcosa si è mosso.
Dal 2014 al 2017 ho vissuto anni di estrema confusione e di buio, subito dopo la scomparsa di papà. Non immaginavo più un futuro o, meglio, spesso avevo gli scenari peggiori che mi passavano per la testa. Fortunatamente, cercavo sempre di metterli da parte, sono stata capace di accettare e abbracciare quel buio da sola. Il contatto con la natura mi ha sollevata e mi ha riconnessa a me stessa. Ma non potevo stare isolata a lungo da tutti. Così, mentre pensavo a come poterne uscire e potermi recuperare a livello sociale, un giorno ricevo una telefonata da una persona che non sentivo da tempo, anzi con la quale avevo addirittura litigato. Questa persona mi chiedeva di lavorare con lui all’apertura di un nuovo ufficio e alla costruzione di una rete commerciale.
Così, senza avere la minima voglia di stare in mezzo alla gente, senza aver voglia di parlare ancora con nessuno, ho comunque detto sì. Sono una fenomena, ho detto sì a tutto quello che di contrario avrei voluto. Lo ammetto, in quel momento mi sono forzata, ma è stata una delle cose migliori che potessi fare per riprendermi un raggio di luce e ricominciare a vivere.
Ero come anestetizzata, parlavo e mi muovevo per inerzia senza capire all’inizio bene cosa stessi facendo e come. Ero molto frastornata. Ritmi molto alti. Ma dopo i primi tre mesi ero riuscita a recuperarmi e ad ingranare anche coi primi risultati.
È stata una delle prime esperienze, arrivata per caso o forse no, che mi ha riabilitata.
E te lo dico, non è arrivata per caso perché in quei momenti in cui camminavo nella natura del tutto da sola mi chiedevo “come posso tornare ad aprirmi?”.
Tenevo sempre a mente una cosa: accetta tutte le situazioni o le persone che arrivano, anche se lì per lì non le capisci, ma c’è sempre un motivo, tu intanto agisci, conosci. Il senso lo capirai poi. Questo mio mantra mi ha portata su strade e con persone che mai avrei immaginato. Ma non è solo questione di mantra. Quindi ti invito a restare aperto ai cambiamenti, anzi come piace chiamarle a me, alle Evoluzioni. Se ad un certo punto arriva un cambiamento, significa che è il momento che tu passi ad un “next level”. Accetta e vai avanti, indipendentemente che ti sembri positivo o negativo.
Se ti sembra negativo è solo perché devi imparare una lezione per aprire la porta di quel next level. Un po’ come nei videogiochi, se sei un supereroe e passi al livello successivo, disporrai di armi e strumenti nuovi per affrontare quel livello specifico.
– Estratto dal libro “Mindset Quantico” –
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